Pieve, il 10 luglio 2005
Cari amici…
Le parole, che abbiamo appena udito, sono abbastanza chiare. Dio per bocca del profeta Isaia dice che la sua parola è sempre efficace. E nel vangelo odierno Gesù stesso spiega che l’efficienza del seme cioè della parola di Dio dipende dal terreno su cui essa cade.
Al primo viso tutto sembra semplice. Ma se è così perché non ci sono frutti della fede nella nostra vita? Perché siamo santi nello stesso modo come 10 anni fa? Perché il mio e forse anche il tuo comportamento non è tanto diverso da coloro che non credono in Dio? Perché è così?
Penso, cari amici, che ci sono almeno tre cause da cui dipendono i nostri problemi con il seme della parola di Dio.
Primo – non siamo convinti dell’efficienza della parola di Dio. L’abbiamo sentita tante volte nella vita ed è successo nulla. Non ci siamo statti arricchiti notevolmente e non si è cambiato tanto il nostro stile di vita. Che il denaro o buon lavoro sia efficace, ne siamo sicuri, ma la parola di Dio…? Anche se magari ad alta voce parliamo che la parola di Dio per noi è importante, il primo problema con essa è la mancanza della convinzione che questa parola può veramente portare i frutti straordinari.
La seconda causa che crea i problemi con la parola di Dio sta nel fatto che non ci interessiamo della parola di Dio, che non troviamo il piacere nella ricerca e nella scoperta della parola divina. Ci piacciono i diversi film, i diversi libri, ci piacciono le macchine ed i viaggi. Ci piacciono perfino i pettegolezzi e gli altri peccati, ma non troviamo gusto nella parola di Dio. Non è così?
Il terzo problema con la parola divina viene dal fatto che a volte non sappiamo riconoscere quale suolo, quale terreno siamo noi. Pensiamo che siamo il terreno buono invece il diavolo prende il seme perché siamo come la strada dalla parabola di Gesù. Oppure ci sentiamo come luogo sassoso senza radici profondi, ma in realtà non è la mancanza della perseveranza, ma la preoccupazione del mondo che soffoca la parola ed essa non dà frutto.
Non siamo uguali. Uno ha bisogno della convinzione che Dio esisti, l’altro che la chiesa sia la cosa molto importante, un altro invece che valga la pena di leggere la Bibbia. Senza la sincerità e la consapevolezza quale cristiano sono io, anche tutta la vita passata nella preghiera può essere lo spreco del tempo come lo spreco è la semina sulla strada.
Cari amici.
Dio non ha finito di seminare la sua parola. Ma che facciamo noi con questo seme? E la domanda per tutta la settimana. Che fai tu con la parola di Dio?