Pieve, il 24 luglio 2005
Ci fermiamo sulla prima frase del vangelo. Gesù dice:
“Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo: un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo; poi, pieno di gioia, va, vende tutto quello che ha e compra quel campo.”
Che cosa è regno dei cieli di cui Gesù parla così spesso? Non è la vita dopo la morte o meglio non soltanto questa. Se si parla del regno, deve essere il re, e se è il regno dei cieli, re deve essere Dio. Il regno dei cieli è una realtà, una vita, dove regnano più le nostre passioni o i desideri degli altri, ma Dio stesso, dove sia fa soltanto la sua volontà. In modo migliore l’ha spiegato san Paolo apostolo: “il regno di Dio, infatti, non è cibo o bevanda, ma giustificazione e pace e gioia nello Spirito Santo.” (Rom 14,17).
Gesù paragona questo tipo del regno a un tesoro. Ma se lo paragona a un tesoro, vuole dire che il regno dei cieli non è la cosa misera, scadente. Anzi, se l’uomo per poter acquistare il tesoro va e vende tutto quello che ha, questo significa che la vita nuova, dove Dio è re, ha grande valore. Vale la pena vendere tutto per poter avere una vita felice nel senso piena della parola.
Si, il tesoro è il regno di Dio. Ma dato che il regno venga per mezzo di Gesù Cristo, San Paolo dirà che è il Cristo “nel quale sono nascosti tutti i tesori della sapienza e conoscenza”. (Col 2,3)
Ma perché Gesù paragona il regno dei cieli a un tesoro nascosto? Pensiamoci bene!
Se il tesoro era nascosto, significa che non tutti lo hanno visto. Anzi, che forse tanti calpestavano la terra sotto la quale il tesoro era nascosto. Inoltre se il tesoro è nascosto in un campo, questo significa che era raggiungibile da tutti. Non si parla di un giardino chiuso, dove non si può entrare. Il tesoro era nascosto, è vero, ma tutti potevano trovarlo.
Infine un uomo ha trovato un tesoro nascosto e subito si è accorso che il tesoro è una cosa per la quale vale la pena dare tutto. Non era un mercante. Ma sapeva riconoscere un tesoro. Inoltre era il suo vantaggio che camminava in questo luogo. Se non avesse fatto una passeggiata sul campo, non avrebbe trovato nulla.
Che cosa, cari, significhi tutto questo per noi, sembra abbastanza ovvio.
Gesù ci ricorda di nuovo che il regno dei cieli, cioè la vita nuova, dove Dio è re, è un tesoro preziosissimo. Non tutti lo vedono perché è nascosto. È nascosto nella parola di Dio, nella preghiera, nelle pratiche religiose, nella fatica di cercare Dio. È nascosto sotto le cose che sembrano essere un suolo senza grande valore.
Ma Gesù ci dice ancora una cosa. Se non abbiamo coraggio di perdere tutto per la fede, per Dio, per la vita nuova questo significa che non abbiamo trovato ancora il tesoro.